Diritti dei minori a chi si riferiscono?

Quando parliamo di minori e dei loro diritti ci riferiamo a tutti coloro che non hanno raggiunto la maggior età. Quindi si parte dai neonati (attenzione non i concepiti) e si arriva fino ai diciottenni.
Una fascia d’età molto ampia con necessità, caratteristiche e possibilità diverse. Per le persone che rientrano in questa categoria vengono garantite molte tutele così da permettergli una crescita psicofisica sana ed equilibrata. Questo permette loro di ricevere una formazione in grado di prepararli per la vita adulta e alle sfide che dovranno affrontare. La tutela è ancor più importante in questi tempi a causa delle molte pressioni a cui i giovani sono sottoposti, nel bene e nel male.
Vediamo quindi di comprendere cosa includono i diritti dei minori e come questi si manifestano a livello internazionale (regolati dalla dichiarazione ONU a tutela dei minori) e soprattutto cosa prevede la legislazione italiana.

La dichiarazione dei diritti del minore delle Nazioni Unite

Nel 1989 le Nazioni Unite hanno promosso la convenzione sui diritti del minore, ratificata dall’Italia nel 1991, così da promuovere e tutelare una serie di diritti per la loro protezione.
Tra questi il diritto a:

• vivere con la propria famiglia
• avere uno stile di vita adeguato che comprenda cibo, acqua potabile e un alloggio
• accedere all’istruzione
• godere della possibilità di giocare, riposarsi, ricevere cure adeguate e altro

Questo per citare solo alcuni dei diritti presenti nella dichiarazione delle Nazioni Unite.
Inoltre la stessa Unione Europea si è mossa per proteggere i diritti dei minori attraverso la sua Carta dei diritti fondamentali, detta anche «Carta di Nizza» dal luogo in cui è stata stipulata nel 2000.
Ma vediamo ora ciò che prevede la costituzione italiana a riguardo.

I diritti dei minori in Italia

La Costituzione italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948, dedica ai ragazzi quattro articoli: il 30, il 33, il 34 e il 37, in cui, tra le altre cose, viene sancito:

• il dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio (art 30)
• il diritto all’istruzione (negli art. 33 e 34)
• il limite minimo d’età per il lavoro salariato (art. 37)

Inoltre il Codice civile, in particolare all’art. 315 bis e le leggi in materia di famiglia, specificano ulteriormente questi diritti prevedendo:

• il diritto alla bigenitorialità, quando si parla di coppie separate o divorziate. Questo significa che l’affidamento condiviso o congiunto del minore ad entrambi i genitori deve essere la regola
• il diritto del figlio ad essere “mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori: nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni”, a crescere in una famiglia e a mantenere dei rapporti significativi con i propri parenti
• il diritto del figlio minore che ha compiuto 12 anni e in taluni casi anche se di età inferiore ad essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano, specialmente quando si parla di affido familiare o extrafamiliare

La violazione dei diritti dei figli minori, specie quando ci si trova in presenza di abusi e trascuratezza nei loro confronti, può comportare la decadenza dalla responsabilità genitoriale, ai sensi dell’art. 330 Cod. civ, cosa che può provocare anche l’allontanamento del figlio dalla residenza familiare e quindi dal genitore o del convivente che maltratta o abusa del minore.

Consulenza legale Verona

I figli minori godono dunque di una notevole serie di diritti volti a garantirne una crescita e una formazione adeguata.

In questo nostro breve articolo non abbiamo potuto approfondire tutte le casistiche o le variabili.  Per casi specifici o una consulenza legale a Verona ti invitiamo quindi a rivolgerti a noi dello Studio legale Avvocato Micheloni, avvocato Verona. Puoi contattare il nostro studio legale Verona per telefono o compilando il FORM che trovi qui.