Quando ci viene notificata una cartella esattoriale, questo ci pone di fronte ad una scelta tra, pagare l’importo in essa contenuto, magari a rate, se riteniamo che la cartella esattoriale sia fondata oltre che legittima, oppure impugnare la cartella esattoriale in via giudiziale e fare ricorso, se riteniamo che la stessa sia illegittima o comunque infondata.
Ma vediamo prima di comprendere cos’è una cartella esattoriale e per quali motivi ci viene inviata.
Una cartella esattoriale è un atto emesso dall’Agenzia delle Entrate contenente un invito a pagare le somme iscritte a ruolo, cioè tutti quegli importi che noi quali contribuenti evidentemente e per diversi motivi, non abbiamo pagato ai vari enti pubblici creditori, che possono essere:
Con l’invio della cartella esattoriale l’Agenzia delle Entrate ci sta anche avvertendo che, in mancanza del pagamento richiesto, procederà all’esecuzione forzata della riscossione.
A questo punto che dire, se dopo un controllo ci accorgiamo che la richiesta dell’Agenzia delle Entrate non è corretta e nemmeno dovuta?
Il ricorso contro Equitalia può essere fatto, ad esempio, quando il cittadino abbia ricevuto una cartella di pagamento senza un atto precedente, che talvolta è necessario perché non sia considerata nulla la cartella.
Altre volte questo atto prodromico non è necessario, come nel caso dell’imposta sui rifiuti, per la quale il contribuente riceve direttamente la cartella di pagamento.
È sicuramente possibile contestare una cartella Equitalia in assenza di notifica.
Per cui un cittadino può trovarsi a ricevere direttamente un preavviso di ipoteca, o un pignoramento, o un sollecito, senza avere mai di fatto ricevuto una richiesta di pagamento.
A questo punto, quando si riceve una cartella esattoriale ma si ritiene che il pagamento richiesto dall’Agenzia delle Entrate sia infondato puoi presentare ricorso, chiedendo contestualmente l’annullamento della stessa cartella.
In caso il ricorso venga accettato e la riscossione sia dichiarata illegittima, allora si procede con l’annullamento della stessa riscossione e in tal caso il contribuente ha diritto anche ad avere uno sgravio dall’ente impositore entro 90 giorni dalla notifica della decisione.
Le tempistiche sono molto importanti e variano da caso a caso. Per quanto riguarda i tempi per presentare ricorso contro l’Agenzia delle Entrate per le cartelle esattoriali hai a disposizione:
Speriamo che a questo punto tutto sia chiaro, se però hai ricevuto una cartella esattoriale e vorresti un aiuto per fare ricorso o desideri ulteriori informazioni legali, puoi rivolgerti al nostro studio legale Verona Micheloni avvocato Verona, contattandoci per telefono o compilando il FORM che trovi a questa PAGINA.